Filastrocca dell’Amore che Vuole Volere

Ti voglio strega e ti voglio fatina

nei tuoi incantesimi avvolgermi

ed essere preso e smarrito

per poi liberarmi ogni volta

e da nuove magie restare incantato,

voglio vederti libera correre via

e aspettare tranquillo che torni.

Perché ti voglio fiera e ribelle

per poterti inseguire per sempre

senza mai fermarci

tra il sole e le stelle.

Ti voglio elettrica e misteriosa,

voglio seguirti nelle tue stagioni

e in tutti i tuoi umori cangianti,

in ogni giorno e in tutte le notti,

voglio invadere i tuoi sogni

per esser sicuro che tu sorrida.

Ti voglio vulcano e temporale,

giorno di sole e vento maestrale.

Voglio farti arrabbiare,

sorprendere sempre,

ma mai lasciarti annoiare

senza parole e sorprese

e teneri gesti d’amore,

ti voglio proprio così, come sei,

voglio vedere i tuoi sciolti capelli

scorrere come steli di grano nel vento

e infilarmi nelle loro tempeste.

Come il tempo ti voglio mutevole

aspro e persino improvviso,

ti voglio spavalda e anche distante

affamata di abbracci caldi e infiniti

ma anche affettuosa e ti voglio amante

di baci, carezze e altri baci mai sazia

e ti voglio arrabbiata, ti voglio ostinata,

ti voglio ammiccante e sensuale

e voglio che tu mi seduca,

che mi sfidi e mi prendi in giro,

ti voglio monella e ti voglio solare

ti voglio vogliosa,

ti voglio fiera e bellicosa,

ma infine arrendevole e dolce.

Ti voglio vento e correnti marine

navigare nelle tue acque in burrasca

affondare nei tuoi vortici d’onde.

Ti voglio arruffata dispettosa e sfrenata

ti voglio lunatica, misteriosa,

ti voglio prigioniera e poi liberata

timida ma coraggiosa.

Ti voglio quando sei nostalgica e triste

e in solitudine ti lasci andare,

voglio sentire i tuoi caldi sospiri

scorrere sempre sul mio viso,

come una brezza marina,

come un fortunale improvviso

e come onde che cullano il sonno.

Ma chiunque tu sia, sei già tutto questo

e non voglio volerti diversa

non voglio altro da te,

che essere sempre e per sempre

soltanto tutto quello che sei.

Ennio Romano Forina