Quanto vale un “Ti amo”?
Due sole semplici parole,
sincere, false?
Dette, scritte, sussurrate, gridate.
Quante volte hai sentito
il suono di queste due parole
e hai creduto che fossero vere?
E se qualcuno te lo giura
stanne certa, non è vero
perché il Ti amo vero
non è come una promessa
e meno ancora un giuramento,
ma una certezza, qualcosa che succede
come un evento inaspettato
che non si può evitare;
una valanga, una tempesta,
l’eruzione di un vulcano,
o sono solo due parole a caso.
Certo, quello che conta è la sostanza,
le parole son nulla senza i gesti,
che alle parole danno la forza e la ragione,
dedizione, premure e gentilezze,
carezze e abbracci, sì ma non basta,
serve un amore che resiste
ad ogni cosa senza chieder nulla
e sa restare intatto e crescere persino
nonostante tutto,
come un rivo d’acqua che precipita dai monti,
non disperde la sua forza e mentre scorre a valle
è un impetuoso fiume.
Dicevi di non poter dirmi
quello che sentivi di dirmi.
Ma se lo sentivi
vuol dire che lo sapevi e lo pensavi
quelle due parole erano in te comunque,
nascoste, soffocate per ingannar te stessa,
e per tenere a bada la mia convinzione,
ma non perse, sempre vive
sotto le coltri della tua coscienza
e sai che non potevano sparire,
quindi che importa?
Pensarlo è come dirlo,
se lo pensi lo hai già detto
a tutto l’Universo.
E anche senza un Ti amo
era amore se mi chiamavi amore
e da me volevi così tanto essere amata.
Ti amo! Per sé vuol dire tutto
e non vuol dire niente.
Si può gridare e si può tacere
ma non è ciò che conta,
se non conosci la sorgente
da cui il – Ti amo – è scaturito.
Ti amo se anche tu mi ami è niente.
Ti amo comunque, perché esisti
quello è tutto.
Ti amo quando sei bella
e quando non lo sei,
quando sei tenera e desideri i miei baci
e quando sei stanca o ti arrabbi
così per un nonnulla
e se sei impossibile.
Quando sei un’avvincente sfida,
quando sei l’incanto di una fata
e anche quando sei una strega.
Ti amo se ci sei e se mi vuoi
e ti amo quando ti allontani
e se mi odi e mi disprezzi
anche allora ti amo.
Nel volerti liberare da un legame
che non ti aveva mai legata
ma per darti il calore dell’amore
ed era solo per tenerti stretta.
Era come il filo di Arianna;
se ti fossi persa serviva a guidarti
nei turbini del cuore
e nei tuoi labirinti della mente.
Ti amo nelle tue tempeste
e nelle tue calme e pensierose ore
e perché mi lasci nel silenzio
e nella tua confusione.
Ti amo in una nuvola di nebbia.
Nelle tue contraddizioni,
quando rigiri la frittata
e neghi i sentimenti e le parole dette
ma non accetteresti mai
nemmeno adesso che negassi le mie.
Ti amo quando sei orgogliosa
e fiera e piena di coraggio,
e Ti amo ancora più quando hai paura
e nell’anima che trema trovi rifugio
nel mio sicuro abbraccio.
Ti amo quando vuoi
e poi dici di non volere più,
quando sei sicura e quando non decidi,
Non importa, ti amo lo stesso,
anche da lontano,
mi basta pensare che sei vera,
perché non ti ho solo incontrata,
eravamo in una collisione, frammenti
di una stessa stella, una cometa esplosa
che si sono trovati all’incrocio esatto
dello spazio e del tempo
di una diversa dimensione.
Potresti essere su un altro pianeta
o una galassia persino e ti amerei lo stesso.
Ti amo nella tua libertà
anche se ti porta via lontano,
nelle tue fughe repentine
e nelle tue trasformazioni,
nei tuoi giorni e mesi e ore
in ogni singolo momento.
E se anche ora non vuoi più esser vicina,
sai che prima o poi, in qualche notte oscura,
nel freddo ostile che spegne dell’anima il calore,
nei temporali di pioggia scrosciante,
o nel vento contrario degli affanni,
nella rabbia dell’incomprensione,
penserai al mio amore che resiste
e ovunque sei attende un tuo richiamo
per venirti in aiuto quando serve
per sollevarti da ogni pena
e darti protezione.
E questo amore così tenace e vero,
ti avvolgerà in un vortice di sensi
che ora neghi nelle tue paure
portandoti al sicuro su quell’Isola
dove due anime naufraghe
erano approdate spinte dai forti venti
e dalle correnti travolgenti
di un incredibile, improvviso amore.
Non ti accorgerai nemmeno
nell’anima e nel cuore,
quando lontana dall’isola,
forse vorrai voltarti indietro
al pensiero di quegli attimi sfuggiti
di una realtà possibile respinta,
se dopo l’ebbrezza e il fuoco
di un entusiasmo ed un nuovo incanto,
aprendo il vaso scelto di un’altra vita
che doveva contenere
il perfetto e nuovo tuo destino,
quando non sarai la stessa,
né sarai guardata come prima,
potresti forse accorgerti che in quel vaso
c’era poco o nulla,
solo un mucchio di sabbia
che si raccoglie nelle mani
e scorre fra le dita
e non si tiene che per pochi istanti,
senza lasciar null’altro che briciole di luce.
Solo un amore vuoto e falso.
Allora forse penserai
ai momenti persi ed ai ricordi
di questo inverosimile amore come lo chiamavi
che era vero, anche se non vissuto,
ma tanto potente da immergere
un’anima nell’altra,
molto più che un semplice contatto
una fusione,
così che staccando le le due anime
una di esse porta via con sé
una parte dell’altra
inesorabilmente.
E quello che sarebbe stato stare insieme
per meno tempo qui ed ora certo,
ma sull’Isola per sempre.
Ora non ti sembra possibile
ma di notte forse quando sarai sola
– perché viene sempre il momento
in cui la solitudine
è la nostra unica compagna migliore –
sentirai vibrare le ali di questo mio Ti amo
coprire le tue fredde spalle,
e accarezzarti il viso,
sfiorare le tue labbra dolcemente
e cingerti nel tenero tepore di un abbraccio.
Perché l’amore vero
viaggia nel flusso universale della vita
e ti raggiunge ovunque sei.
Ti amo nella tua libertà
ed anche nella mia.
Come vedi non ti inseguo,
non ti cerco ad ogni costo.
Non avrebbe alcun valore
se la Luna non volesse ardentemente
lei stessa danzare con me e con le stelle
e fare un nuovo incanto sul mio cuore.
Ma non ti ho chiesto nulla che non volessi darmi,
ti ho solo trovata ed eri e sei dentro me
e questo basta.
Io in te vedevo un orizzonte infinito
tu in me un abisso in cui avevi solo
paura di cadere.
Tutto è un divenire dicevi,
quel che sei ora non è la stessa
che eri prima quando mi chiedevi così tanto
di sentire sempre i miei Ti amo.
Cambiar te stessa è sempre stato un tuo diritto,
sei sempre stata libera
di cambiare te stessa e direzione,
ma non di cambiar la storia,
né quel che è stato, per la tua magia oltre alla mia.
Questo non è un tuo diritto
ed è il mio di ricordarla in tutta la sua essenza.
Forse non stringerò mai le tue mani
e non berrò mai i tuoi baci,
le mie dita non si smarriranno
nella rossa foresta dei tuoi capelli sciolti,
non stringerò il tuo petto al mio,
avrai qualcun altro insieme a te
per la nuova vita a cui aspiravi,
ma anche dimenticandoti
io ti amerò lo stesso,
e anche se rompendo il tuo stesso incantesimo,
potrai vantarti di aver piantato
i tuoi vessilli d’indaco
nei campi di battaglia che contro me
hai combattuto e vinto
non potrai mai negare
che questo mio amore è rimasto intatto
e da te non può essere sconfitto
e questa, amore mio immenso
è la vittoria alla fine della mia magia
che ha il colore e l’energia del sole
ed è molto più potente della tua.
Ogni donna, mi dicono tutte,
vorrebbe essere amata da così tanto amore
e proprio tu che da me lo hai sempre avuto
e lo chiedevi fortemente
quando dicevi che io ero il tuo pensiero felice
ora lo neghi e lo respingi.
Un giorno aprirai lo scrigno
dei miei tredici magici colori,
come quelli di un perduto arcobaleno
per andare dove si cela il vaso d’oro,
ma non puoi sapere se sarà davvero oro
quel che nel vaso brilla alla sua fine.
Eravamo in un vortice d’amore avvinti
e lo sai bene, quando ti ho incontrata
era il tuo vento che spirava da ponente
e impetuoso ci legava in un solo abbraccio,
le nostre mani strette da far male,
tu eri fluida e scintillante
come un’onda marina ebbra di Luna,
troppo forte e intenso è stato quel tocco d’anime e di cuori,
non lo puoi negare,
puoi mentire a te stessa adesso,
ma non a quello che sentivi allora,
è stato vero e quel che è vero resta.
Uniti da un solo desiderio
in quelle ore eravamo inesorabilmente
in te e in me sommersi.
Tu sei dell’acqua un segno,
legata al mistico splendore della Luna.
Io nell’anima ho il sole e il fuoco dei suoi raggi
e tu sai che da sempre il Sole e la Luna
sono uniti da un legame di luce e d’attrazione
lascia la Luna libera di vagare e girare tutt’intorno,
ma non si dimentica di Lei e non l’abbandona.
Ennio Romano Forina / Gennaio, 2020